Come si scrive un esercizio

Non arrivo a dire che scrivere un esercizio è un arte; tuttavia è un'attività che presenta senz'altro aspetti di equilibrio, buon gusto, ed eleganza nella forma che sono di natura artistica. Ne segue che non si può pienamente insegnare come si scrive un esercizio, e ancor meno si può insegnare come lo si risolve, o si dimostra un teorema (che null'altro è se non un esercizio che nessuno ha mai svolto prima). Tuttavia si possono dare alcune indicazioni, che riassumo come segue.
  1. Un esercizio non è un testo che deve convincere chi già sa che avete una qualche idea di qualcosa. E' un testo che deve trasformare un lettore che non sa (ma è comunque dotato di nozioni di base e intelligenza) in un lettore che sa.

  2. Meno simboli usate, meglio è.

  3. Ogni frase deve avere un soggetto e un verbo principale. Deve finire con un punto, e la frase successiva deve iniziare con la maiuscola, mai con una formula.

  4. Scrivere "E' ovvio" non è vietato. Tuttavia dovete essere sicuri in coscienza che la vostra affermazione sia veramente evidente. Se tentate di barare, e chi legge sa leggere, sarete sicurmente scoperti.

  5. Un esercizio è buono se rende facile una cosa difficile, non se avvolge di fumo una banalità.

  6. Difficilmente vi sarà mai chiesto un esercizio il cui svolgimento superi la mezza pagina.

  7. Fare la brutta è indispensabile, come è indispensabile che la bella non rechi tracce della brutta.

  8. Se non sapete cosa fare inventatevi (in brutta!) un esempio, il più semplice possibile, della situazione.

  9. Una volta scritta la versione finale in bella, andate a fare una passeggiata. Una volta rientrati, leggete tale versione finale non con gli occhi di chi l'ha scritta, ma con quelli del passante che avete incontrato; vi accorgerete che molte cose non stanno in piedi. Correggetele, e se le correzioni superano il 20% strappate tutto e ricominciate da capo.

  10. Se appena possibile evitate le dimostrazioni per assurdo: l'80% di esse sono in realtà delle contronominali.

  11. "Fare" e "fare bene" non è la stessa cosa.


Un esempio

Un secondo esempio