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Il diagramma ER

La strategia che seguiremo per la traduzione dei requisiti del caso di studio in un diagramma ER è costituita dalle seguenti fasi:

  1. identificare le entità e le relazioni che le collegano.
  2. aggiungere i ruoli e le cardinalità delle relazioni;
  3. aggiungere gli attributi e il loro tipo per le entità e per le relazioni. In questa fase inoltre vengono determinate le chiavi, identificate le entità deboli e le corrispondenti relazioni identificanti;

La prima fase serve per definire lo scheletro del diagramma ER finale. Tale scheletro definisce solo le entità e le loro relazioni. In particolare, lo scheletro non contiene le seguenti componenti del modello ER: il tipo delle entità (normali o deboli) e delle relazioni (normali o identificanti), i ruoli delle relazioni ricorsive non simmetriche, le cardinalità delle relazioni e gli attributi. Solitamente si procede a macchia d'olio, cioè partendo da una entità, possibilmente rilevante (ad esempio teatro o spettacolo nel nostro caso di studio), e si procede scoprendo tutte le entità collegate all'entità radice mediante una qualche relazione. Quindi si ripete il lavoro per tutte le nuove entità scoperte finchè non vi sono più entità e relazioni da introdurre. Il risultato della prima fase per il nostro caso di studio è il seguente scheletro del diagramma ER.

Duante la seconda fase si aggiungono le cardinalità delle relazioni. A tal fine, se vi sono relazioni ricorsive non simmetriche (come la relazione risposta dell'entità commento), occorre definire i ruoli di partecipazione delle entità. Il risultato della seconda fase per il nostro caso di studio è il seguente scheletro del diagramma ER.

La terza fase completa i diagramma con gli attributi e il loro tipo (semplice, composto, multivalore, derivato). Inoltre, per ogni entità, vengono selezioni gli attributi chiave. Se una entità non ha una chiave, occorre associarla ad una entità proprietario mediante una relazioni identificate di tipo uno a uno ed eventualmente selezionare una chiave parziale tra i suoi attributi. Il risultato della terza fase per il nostro caso di studio è il seguente diagramma ER.

La strategia in tre fasi sopra delineata può essere eseguita in maniera differente: si identifica una entità radice. Quindi, per ogni relazione che collega questa entità ad altre entità, si procede localmente con la seconda e la terza fase della strategia. Vale a dire si aggiungono le cardinalità per la relazione individuata e gli attributi per la relazione e le entità coinvolte. Inoltre si determinano le chiavi e eventualmente le entità deboli e proprietario. Quindi si procede a macchia d'olio con le nuove entità scoperte fino ad ottenere lo schema completamente specificato.

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Basi di dati - Massimo Franceschet